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La disgrafia è un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) che si manifesta come una difficoltà significativa e persistente nella scrittura, sia nella componente grafica che nella motricità fine necessaria per produrre un testo leggibile. Questo disturbo non è causato da deficit intellettivi, neurologici, sensoriali o da una mancanza di istruzione, ma è legato a difficoltà nell’automatizzazione dei processi motori coinvolti nella scrittura.
La disgrafia è un disturbo complesso che richiede un’attenzione mirata e interventi personalizzati. La collaborazione tra famiglia, scuola e specialisti è fondamentale per supportare il bambino nel superamento delle difficoltà, promuovendo il successo scolastico e il benessere emotivo. Con un approccio integrato, è possibile garantire che le difficoltà di scrittura non ostacolino il pieno sviluppo delle potenzialità individuali.
Etimologia
Il termine “disgrafia” deriva dal greco antico:
- “dys-” (δυσ-), che significa “difficoltà” o “disfunzione”;
- “graphia” (γραφή), che significa “scrivere”.
Letteralmente, “disgrafia” si traduce come “difficoltà nello scrivere”.
Caratteristiche principali
La disgrafia si manifesta attraverso una serie di difficoltà legate al processo di scrittura, che possono includere:
- Una grafia illeggibile o disordinata.
- Movimenti della mano rigidi e poco coordinati.
- Fatica nello scrivere per periodi prolungati.
- Difficoltà a mantenere una pressione adeguata sul foglio.
- Errori frequenti nella copia di lettere o parole.
- Problemi con la spaziatura tra lettere e parole.
Classificazione
La disgrafia può essere suddivisa in sottotipi in base alle manifestazioni predominanti:
- Disgrafia motoria:
- Difficoltà nei movimenti motori fini necessari per la scrittura.
- Presenza di rigidità, lentezza o imprecisione nei tratti grafici.
- Scrittura che richiede uno sforzo significativo e causa affaticamento.
- Disgrafia spaziale:
- Problemi nella gestione dello spazio sul foglio.
- Difficoltà a rispettare margini, righe e spaziature uniformi.
- Lettere spesso mal allineate e di dimensioni incoerenti.
- Disgrafia associata a difficoltà ortografiche:
- Errori frequenti nella scrittura corretta delle parole.
- Difficoltà a ricordare la sequenza delle lettere, anche quando si conosce l’ortografia corretta.
- Disgrafia mista:
- Combinazione di più difficoltà, incluse quelle motorie e spaziali.
Epidemiologia
La disgrafia è comune tra i bambini in età scolare, con una prevalenza stimata tra il 5% e il 20%. È più frequentemente diagnosticata nei maschi rispetto alle femmine. Sebbene il disturbo sia principalmente identificato nell’infanzia, può persistere in età adulta se non adeguatamente affrontato.
Cause
Le cause della disgrafia sono multifattoriali e possono includere:
Fattori neurobiologici
- Alterazioni neurologiche: difficoltà nell’integrazione tra aree cerebrali responsabili della coordinazione motoria e della pianificazione del movimento.
- Disfunzioni nell’elaborazione sensomotoria: problemi nella percezione e nel controllo dei movimenti fini.
- Ridotta automatizzazione: difficoltà nel rendere automatici i movimenti richiesti per scrivere, richiedendo quindi un costante controllo conscio.
Fattori genetici
- Una predisposizione familiare ai disturbi specifici dell’apprendimento è frequentemente osservata, suggerendo un contributo genetico.
Fattori ambientali
- Inadeguate opportunità di apprendimento o insegnamenti non appropriati possono esacerbare il problema, sebbene non ne siano la causa primaria.
Diagnosi
La diagnosi di disgrafia richiede una valutazione multidisciplinare che coinvolge insegnanti, psicologi, logopedisti e neuropsichiatri infantili. Essa comprende:
- Osservazione della scrittura:
- Analisi della postura, della presa della matita e del movimento della mano durante la scrittura.
- Valutazione della qualità grafica, della leggibilità e della coerenza.
- Test standardizzati:
- BVSCO (Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica): misura specificamente le difficoltà grafiche e ortografiche.
- Test di velocità di scrittura: valuta la rapidità e l’automatizzazione del gesto grafico.
- Valutazione neuropsicologica:
- Esame delle funzioni cognitive associate, come la coordinazione visuo-motoria, la memoria di lavoro e l’attenzione.
- Esclusione di altre condizioni:
- Escludere deficit visivi, motori o intellettivi che possano spiegare le difficoltà nella scrittura.
Sintomi principali
Aspetti grafici
- Lettere irregolari e mal formate.
- Difficoltà a mantenere proporzioni corrette tra lettere maiuscole e minuscole.
- Scrittura spesso inclinata o che esce dalle righe.
Aspetti motori
- Impugnatura scorretta della penna.
- Movimenti rigidi o goffi della mano.
- Affaticamento muscolare durante la scrittura.
Aspetti psicologici
- Frustrazione o ansia legate all’atto di scrivere.
- Bassa autostima derivante dal confronto con i coetanei.
Trattamento e interventi
Il trattamento della disgrafia si basa su un approccio multidisciplinare, che coinvolge l’ambito educativo, terapeutico e familiare. Gli obiettivi principali sono migliorare la qualità della scrittura, ridurre il disagio psicologico e fornire strumenti compensativi.
Interventi riabilitativi
- Terapia occupazionale: focalizzata sul miglioramento della coordinazione motoria fine e sulla postura durante la scrittura.
- Logopedia: interventi per potenziare le abilità grafiche e linguistiche.
- Esercizi specifici: attività che rafforzano la motricità fine, come l’uso di plastilina, giochi di costruzione o tracciati guidati.
Supporto educativo
- Adattamenti scolastici: utilizzo di strumenti compensativi (tastiere, software di videoscrittura) e misure dispensative (riduzione della quantità di testo scritto richiesto).
- Insegnamento multisensoriale: approcci che integrano il canale visivo, uditivo e tattile per facilitare l’apprendimento della scrittura.
Tecnologie compensative
- Software di videoscrittura: programmi con funzioni di correzione automatica.
- Tavole grafiche o tablet: per ridurre il carico motore e facilitare la produzione scritta.
Supporto psicologico
- Interventi per migliorare l’autostima e ridurre lo stress legato alla scrittura.
Prognosi
Con un trattamento adeguato, molti bambini con disgrafia possono migliorare significativamente la qualità della scrittura e sviluppare strategie efficaci per gestire il disturbo. Tuttavia, in assenza di intervento, le difficoltà possono persistere e influenzare negativamente il rendimento scolastico e la qualità della vita.
Prevenzione
Sebbene la disgrafia non possa essere prevenuta in senso assoluto, interventi precoci possono mitigare le difficoltà. Tra le strategie preventive:
- Promuovere un corretto sviluppo della motricità fine durante la prima infanzia.
- Monitorare l’apprendimento della scrittura nei primi anni di scuola primaria.
- Identificare tempestivamente segni di difficoltà grafica.