Discalculia

La discalculia è un disturbo specifico dell’apprendimento che influisce sulla capacità di comprendere, apprendere e lavorare con i numeri e i concetti matematici. Gli individui affetti da discalculia presentano difficoltà persistenti nel contare, fare calcoli, comprendere le quantità, riconoscere i numeri e risolvere problemi matematici, nonostante un’intelligenza nella norma e un accesso adeguato all’istruzione.

Questa condizione, riconosciuta come una delle difficoltà di apprendimento specifiche (DAS), è distinta da altre difficoltà legate alla matematica causate da fattori ambientali, emotivi o neurologici più ampi. La discalculia può manifestarsi in diverse forme e gravità, influenzando non solo il rendimento scolastico ma anche le attività quotidiane che coinvolgono numeri e calcoli.

La discalculia è una condizione complessa e sfidante, ma con il giusto supporto educativo e psicologico, le persone affette possono superare molte delle difficoltà associate e raggiungere una vita soddisfacente. Una maggiore consapevolezza del disturbo e un’adeguata formazione degli insegnanti e delle famiglie sono fondamentali per identificare e affrontare precocemente la discalculia, favorendo così il successo scolastico e personale degli individui colpiti.

Etimologia

Il termine “discalculia” deriva dal prefisso latino dis- (indicante difficoltà o alterazione) e dal latino calculare (calcolare, fare operazioni matematiche), con l’aggiunta del suffisso “-ia”, che denota una condizione o stato. È stato introdotto nella terminologia clinica per descrivere una condizione persistente e specifica di difficoltà legate al calcolo e ai numeri.

Caratteristiche principali

La discalculia si manifesta attraverso un’ampia gamma di difficoltà legate alla comprensione e all’elaborazione di concetti matematici. Tra i sintomi più comuni si trovano:

Difficoltà cognitive

  • Comprensione dei numeri: difficoltà a riconoscere i numeri e a comprendere le loro relazioni (ad esempio, capire che 5 è maggiore di 3).
  • Stime numeriche: incapacità di stimare quantità, misure o distanze.
  • Memorizzazione delle sequenze: difficoltà nel ricordare l’ordine dei numeri o nell’apprendere le tabelline.
  • Concetti astratti: difficoltà nell’applicare concetti matematici a situazioni concrete o astratte.

Difficoltà pratiche

  • Calcolo: errori frequenti nei calcoli matematici, anche nelle operazioni più semplici.
  • Problemi aritmetici: difficoltà a comprendere o risolvere problemi verbali.
  • Orientamento spaziale: difficoltà a interpretare grafici, tabelle o problemi geometrici.
  • Gestione del denaro e del tempo: difficoltà nell’effettuare pagamenti, gestire un budget o leggere l’orologio.

Comportamenti associati

  • Ansia matematica: sensazioni di frustrazione o panico di fronte ai numeri o ai compiti matematici.
  • Scarsa autostima: conseguente a insuccessi scolastici o difficoltà ripetute nell’affrontare compiti numerici.
  • Evasione delle attività: tendenza a evitare situazioni che coinvolgano numeri o calcoli.

Cause

La discalculia è attribuibile a una combinazione di fattori genetici, neurobiologici e ambientali.

Fattori genetici

Numerosi studi hanno evidenziato una componente genetica nella discalculia. La condizione tende a presentarsi con maggiore frequenza in famiglie in cui vi sono altri membri affetti da difficoltà matematiche. Alcuni geni sono stati associati a funzioni cognitive legate al processamento numerico.

Fattori neurobiologici

La discalculia è correlata a disfunzioni in specifiche aree cerebrali, in particolare:

  • Corteccia parietale inferiore: coinvolta nella comprensione delle quantità e nei calcoli.
  • Corteccia prefrontale dorsolaterale: implicata nell’elaborazione delle informazioni numeriche complesse.
  • Sistema del solco intraparietale: responsabile della rappresentazione mentale dei numeri e delle loro relazioni.

Fattori ambientali

Sebbene la discalculia non sia causata da un’istruzione inadeguata, un ambiente povero di stimoli matematici può aggravare le difficoltà preesistenti. Inoltre, eventi traumatici o situazioni di ansia possono contribuire a peggiorare i sintomi.

Diagnosi

La diagnosi di discalculia è un processo complesso che richiede una valutazione approfondita da parte di professionisti, come psicologi, neuropsicologi o specialisti nei disturbi dell’apprendimento. Il processo diagnostico include:

  1. Anamnesi clinica e scolastica: raccolta di informazioni sulle difficoltà riscontrate, l’andamento scolastico e la storia familiare.
  2. Valutazione cognitiva: test per valutare l’intelligenza generale, escludendo altre condizioni cognitive o neurologiche.
  3. Valutazione specifica delle abilità matematiche: utilizzo di test standardizzati per analizzare le competenze numeriche, come la comprensione dei numeri, il calcolo e la risoluzione di problemi matematici.
  4. Esclusione di altre cause: esclusione di fattori come deficit visivi, uditivi, emotivi o istruttivi che possano spiegare le difficoltà matematiche.

Strumenti diagnostici come il Battery for the Evaluation of Numerical and Arithmetical Capacities (BENC) o il Test AC-MT per l’Italia sono comunemente utilizzati per valutare le abilità matematiche nei bambini e negli adulti.

Trattamento

Il trattamento della discalculia si concentra su interventi educativi personalizzati, strategie compensative e supporto psicologico.

Interventi educativi

  • Didattica personalizzata: utilizzo di strumenti e approcci adattati alle esigenze dell’individuo, come l’uso di materiali visivi, giochi matematici e software educativi.
  • Tecniche multisensoriali: coinvolgimento di stimoli visivi, tattili e uditivi per facilitare l’apprendimento dei numeri e dei calcoli.
  • Apprendimento incrementale: suddivisione delle attività matematiche in piccoli passaggi, per ridurre l’ansia e aumentare la fiducia nelle proprie capacità.

Strategie compensative

  • Calcolatrici e strumenti digitali: l’uso di dispositivi tecnologici per supportare i calcoli complessi.
  • Appunti visivi: diagrammi, mappe concettuali e schemi per semplificare i problemi matematici.
  • Utilizzo di tecnologie assistive: software specifici per l’apprendimento matematico.

Supporto psicologico

  • Gestione dell’ansia: tecniche di rilassamento e strategie cognitive per affrontare l’ansia legata ai numeri.
  • Sviluppo dell’autostima: promuovere un atteggiamento positivo verso l’apprendimento matematico.
  • Counseling scolastico: supporto per favorire l’integrazione scolastica e il successo educativo.

Coinvolgimento familiare

  • Supporto educativo: formazione per i genitori su come aiutare il bambino a casa.
  • Incoraggiamento positivo: evitare di sottolineare gli insuccessi, focalizzandosi sui progressi.

Prognosi

Con interventi adeguati e tempestivi, molte persone con discalculia riescono a sviluppare strategie compensative efficaci e a migliorare le proprie capacità matematiche. Tuttavia, in assenza di supporto, il disturbo può continuare a influire negativamente sul rendimento scolastico, lavorativo e sulla qualità della vita.

Discalculia negli adulti

La discalculia non si limita all’età scolastica; molti adulti convivono con difficoltà numeriche che possono influire su attività quotidiane, come gestire il bilancio familiare, calcolare il resto o seguire orari. Gli interventi per adulti si concentrano su strategie pratiche per affrontare queste sfide.

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