Compassion Focused Therapy

La Compassion Focused Therapy (CFT), o terapia focalizzata sulla compassione, è un approccio psicoterapeutico sviluppato da Paul Gilbert alla fine degli anni ’90. Si tratta di una forma di terapia orientata a promuovere lo sviluppo della compassione verso sé stessi e gli altri, al fine di ridurre la sofferenza psicologica, migliorare il benessere emotivo e affrontare i problemi legati alla vergogna, all’autocritica e al senso di colpa. La CFT si basa su una combinazione di principi derivati dalla psicologia evoluzionistica, dalla neuroscienza affettiva, dalla psicologia clinica e dalle pratiche meditative.

La compassione è intesa come la capacità di riconoscere e rispondere in modo gentile alla sofferenza, con un sincero desiderio di alleviarla. Nella CFT, questa abilità viene coltivata attraverso esercizi pratici e strategie che rafforzano il senso di sicurezza emotiva, l’autocompassione e la resilienza.

Etimologia

Il termine “Compassion Focused Therapy” deriva da:

  • Compassion, dal latino compassio, che significa “soffrire insieme” (cum = “con”, pati = “soffrire”).
  • Focused, dall’inglese, che significa “orientato” o “concentrato”.
  • Therapy, dal greco therapeia (“cura” o “trattamento”).

Pertanto, la CFT è letteralmente una “terapia orientata alla compassione”.

Origini e contesto teorico

La CFT è nata in risposta alla constatazione che molti pazienti, in particolare quelli con alti livelli di autocritica e vergogna, avevano difficoltà a trarre benefici dalle tradizionali terapie cognitive e comportamentali (CBT). Gilbert ha osservato che questi pazienti necessitavano di un approccio specifico per sviluppare un senso di accettazione e gentilezza verso sé stessi, considerando l’impatto della vergogna e dell’autocritica sui loro stati emotivi.

Basi teoriche

La CFT integra diverse prospettive teoriche:

  1. Psicologia evoluzionistica:
    • La CFT riconosce che molte emozioni, come la paura, la vergogna e l’autocritica, hanno radici evolutive e sono il risultato di meccanismi di sopravvivenza.
    • La compassione è vista come un tratto evolutivo che favorisce la cooperazione e la connessione sociale.
  2. Neuroscienza affettiva:
    • La CFT si basa sull’idea che il cervello umano possiede tre sistemi emotivi principali:
      • Sistema di minaccia: Associato alla paura, alla rabbia e alla risposta “lotta o fuga.
      • Sistema di drive: Legato alla motivazione, alla ricompensa e al raggiungimento degli obiettivi.
      • Sistema di calma e sicurezza: Associato a sentimenti di connessione, sicurezza e benessere.
      La terapia si concentra sul rafforzamento del sistema di calma e sicurezza per bilanciare gli altri due.
  3. Mindfulness e pratiche meditative:
    • Molti esercizi della CFT si ispirano alla tradizione buddhista e alle pratiche di mindfulness, che insegnano a osservare i propri pensieri ed emozioni senza giudizio.
  4. Terapia cognitivo-comportamentale (CBT):
    • La CFT adatta tecniche della CBT, come la ristrutturazione cognitiva, per affrontare i pensieri autocritici in un modo più compassionevole.
  5. Teoria dell’attaccamento:
    • La CFT considera l’importanza delle relazioni precoci con i caregiver, che influenzano il modo in cui una persona sviluppa la capacità di provare compassione per sé stessa e per gli altri.

Obiettivi principali

Gli obiettivi della CFT includono:

  1. Ridurre l’autocritica:
    • L’autocritica è spesso associata a emozioni negative come vergogna, senso di colpa e ansia. La CFT aiuta i pazienti a sviluppare un dialogo interno più compassionevole.
  2. Promuovere la regolazione emotiva:
    • Attraverso la compassione, i pazienti imparano a gestire emozioni difficili in modo più efficace, riducendo la reattività emotiva.
  3. Coltivare l’autocompassione:
    • I pazienti vengono incoraggiati a trattarsi con gentilezza e comprensione, specialmente nei momenti di difficoltà.
  4. Migliorare le relazioni interpersonali:
    • Sviluppando la compassione per sé stessi, i pazienti migliorano anche la loro capacità di essere compassionevoli verso gli altri.
  5. Favorire la resilienza:
    • La CFT aiuta i pazienti a sviluppare una maggiore capacità di affrontare le sfide della vita con coraggio e flessibilità emotiva.

Tecniche e pratiche

La CFT utilizza una varietà di tecniche per sviluppare la compassione. Queste includono:

1. Psicoeducazione

Il terapeuta spiega ai pazienti come funzionano i sistemi emotivi del cervello e come la compassione può influenzarli positivamente.

2. Immaginazione compassionevole

Si invitano i pazienti a immaginare una figura compassionevole che rappresenta saggezza, gentilezza e accettazione. Questa figura diventa una risorsa interiore per affrontare situazioni difficili.

3. Esercizi di respirazione e rilassamento

La CFT utilizza tecniche di rilassamento per attivare il sistema di calma e sicurezza.

4. Autocompassione scritta

I pazienti vengono incoraggiati a scrivere lettere a sé stessi, trattandosi con la stessa gentilezza che mostrerebbero a un amico in difficoltà.

5. Mindfulness e consapevolezza

Gli esercizi di mindfulness aiutano i pazienti a sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri pensieri e sentimenti, evitando il giudizio e la reattività.

6. Esposizione compassionevole

I pazienti vengono gradualmente esposti a situazioni o ricordi difficili, utilizzando la compassione per affrontare le emozioni negative.

Applicazioni cliniche

La CFT è utilizzata per una vasta gamma di disturbi psicologici, tra cui:

  • Depressione: Per ridurre l’autocritica e aumentare l’autostima.
  • Disturbi d’ansia: Per gestire la paura e il senso di inadeguatezza.
  • Disturbo da stress post-traumatico (PTSD): Per affrontare la vergogna e il senso di colpa legati al trauma.
  • Disturbi alimentari: Per superare il perfezionismo e il giudizio severo verso sé stessi.
  • Disturbi della personalità: Per migliorare la regolazione emotiva e le relazioni interpersonali.

Limiti e considerazioni

Punti di forza

  • La CFT è particolarmente efficace per i pazienti che lottano con autocritica e vergogna.
  • Può essere integrata con altre terapie, come la CBT o la mindfulness-based stress reduction (MBSR).

Limiti

  • Non è adatta a tutti: alcune persone possono trovare difficoltà a sviluppare sentimenti di compassione, specialmente se hanno avuto esperienze traumatiche molto precoci.
  • Richiede impegno e pratica costante per ottenere risultati significativi.

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