Obesità

L’obesità è una condizione patologica caratterizzata da un accumulo eccessivo di grasso corporeo che può compromettere la salute e ridurre la qualità e l’aspettativa di vita. Essa rappresenta una delle maggiori sfide di salute pubblica a livello globale, associata a una vasta gamma di malattie croniche, tra cui diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, ipertensione e alcuni tipi di cancro.

Etimologia

Il termine “obesità” deriva dal latino obesitas, composto da ob- (intensivo) e edere (mangiare), che letteralmente significa “essere grasso a causa del mangiare eccessivo”. Il concetto riflette l’associazione storica tra eccesso alimentare e aumento del peso corporeo.

Definizione e classificazione

L’obesità viene definita attraverso indicatori antropometrici, principalmente il Body Mass Index (BMI, indice di massa corporea), calcolato come:

\[\text{BMI} = \dfrac{\text{peso (kg)}}{\text{altezza (m)}^2}\]

Classificazione secondo il BMI

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce le seguenti categorie:

  • Normopeso: 18,5 – 24,9 kg/m²
  • Sovrappeso: 25 – 29,9 kg/m²
  • Obesità di grado I: 30 – 34,9 kg/m²
  • Obesità di grado II: 35 – 39,9 kg/m²
  • Obesità di grado III (o obesità grave): ≥ 40 kg/m²

Classificazione in base alla distribuzione del grasso

  1. Obesità centrale o viscerale: accumulo di grasso principalmente nella regione addominale, associata a un rischio maggiore di malattie cardiovascolari. Può essere valutata attraverso la circonferenza vita (≥102 cm negli uomini, ≥88 cm nelle donne).
  2. Obesità periferica o sottocutanea: accumulo di grasso nei glutei e nelle cosce.

Epidemiologia

L’obesità è in crescita a livello globale, colpendo circa 650 milioni di adulti e 340 milioni di bambini e adolescenti nel 2016 (dati OMS). È particolarmente prevalente nei paesi industrializzati, ma sta rapidamente aumentando nei paesi in via di sviluppo a causa della transizione nutrizionale e dei cambiamenti dello stile di vita.

Fattori di rischio socio-demografici

  • Età: aumenta con l’età fino a un certo punto.
  • Genere: le donne tendono a essere più colpite rispetto agli uomini.
  • Condizioni socioeconomiche: nei paesi sviluppati, l’obesità è più frequente nelle fasce a basso reddito; nei paesi in via di sviluppo, colpisce maggiormente le classi più agiate.

Cause

L’obesità è un disturbo multifattoriale che emerge dall’interazione complessa tra genetica, ambiente, comportamento e fattori biologici.

Fattori genetici

  • I geni influenzano il metabolismo, l’appetito e la distribuzione del grasso corporeo.
  • Esempi includono mutazioni nel gene FTO (fat mass and obesity-associated gene) e nei geni della leptina e del suo recettore.

Fattori ambientali

  • Dieta ipercalorica: ricca di cibi ad alta densità energetica, zuccheri e grassi saturi.
  • Stile di vita sedentario: riduzione dell’attività fisica a causa della tecnologia e del lavoro sedentario.
  • Accesso al cibo: abbondanza di cibo processato a basso costo e marketing aggressivo.

Fattori psicologici

  • Lo stress, l’ansia e la depressione possono portare a comportamenti alimentari disfunzionali (ad esempio, binge eating).
  • Il cibo può essere usato come meccanismo di coping emotivo.

Fattori biologici

  • Squilibri ormonali: condizioni come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e l’ipotiroidismo possono predisporre all’obesità.
  • Alterazioni del microbiota intestinale: il microbiota gioca un ruolo cruciale nel metabolismo energetico.

Patofisiologia

L’obesità deriva da uno squilibrio energetico cronico, in cui l’assunzione calorica supera il dispendio energetico. Questo porta all’accumulo di grasso, specialmente nelle cellule adipose (adipociti), che aumentano di dimensione (ipertrofia) e numero (iperplasia).

Ruolo del tessuto adiposo

Il tessuto adiposo non è solo un deposito energetico, ma anche un organo endocrino che secerne:

  • Adipochine (come leptina, adiponectina): regolano l’appetito, il metabolismo e l’infiammazione.
  • Citochine pro-infiammatorie (come TNF-α, IL-6): contribuiscono all’infiammazione cronica di basso grado associata all’obesità.

Infiammazione cronica

L’eccesso di grasso viscerale promuove uno stato infiammatorio sistemico, che è alla base di molte complicanze dell’obesità, come l’insulino-resistenza e l’aterosclerosi.

Complicanze

L’obesità è associata a numerose condizioni mediche, tra cui:

Malattie metaboliche

  • Diabete di tipo 2: l’obesità è il principale fattore di rischio per lo sviluppo di insulino-resistenza.
  • Dislipidemia: elevati livelli di colesterolo LDL e trigliceridi.

Malattie cardiovascolari

  • Ipertensione arteriosa: aumento del carico sul cuore e sui vasi sanguigni.
  • Malattia coronarica e insufficienza cardiaca.

Disturbi respiratori

  • Apnea ostruttiva del sonno: ostruzione delle vie aeree durante il sonno.
  • Sindrome ipoventilatoria dell’obeso.

Problemi articolari

  • Osteoartrosi: sovraccarico meccanico sulle articolazioni.

Cancro

L’obesità aumenta il rischio di sviluppare diversi tipi di cancro, tra cui:

  • Cancro al seno, al colon, all’endometrio, al pancreas e al fegato.

Altre complicanze

  • Steatosi epatica non alcolica (NAFLD).
  • Disturbi psicosociali: stigma sociale, depressione, ridotta qualità della vita.

Diagnosi

La diagnosi di obesità si basa su:

  1. Valutazione antropometrica:
    • BMI.
    • Circonferenza vita.
  2. Esami di laboratorio:
    • Profilo lipidico, glicemia, insulina, enzimi epatici.
  3. Imaging:
    • Densitometria a raggi X a doppia energia (DEXA) per valutare la composizione corporea.
    • Risonanza magnetica per misurare il grasso viscerale.

Trattamento

Il trattamento dell’obesità richiede un approccio multidisciplinare, includendo modifiche dello stile di vita, interventi farmacologici e, in casi selezionati, chirurgia bariatrica.

Modifiche dello stile di vita

  • Dieta: riduzione delle calorie con un focus su alimenti nutrienti.
  • Attività fisica: almeno 150 minuti di esercizio aerobico moderato a settimana.
  • Terapia comportamentale: supporto psicologico per affrontare le abitudini alimentari disfunzionali.

Farmacoterapia

  • Orlistat: inibisce l’assorbimento dei grassi nell’intestino.
  • Liraglutide: agonista del GLP-1 che riduce l’appetito.
  • Farmaci combinati: fentermina-topiramato.

Chirurgia bariatrica

Indicato per pazienti con:

  • BMI ≥40 kg/m².
  • BMI ≥35 kg/m² con comorbilità significative.

Procedure comuni includono:

  • Bypass gastrico.
  • Sleeve gastrectomy.
  • Bendaggio gastrico.

Prevenzione

La prevenzione dell’obesità si basa su:

  • Educazione alimentare.
  • Promozione dell’attività fisica.
  • Regolamentazione del marketing di cibi non salutari.

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