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L’HIV, acronimo di Human Immunodeficiency Virus (virus dell’immunodeficienza umana), è un retrovirus che colpisce il sistema immunitario umano, indebolendo progressivamente la capacità dell’organismo di difendersi da infezioni e malattie. L’infezione da HIV, se non trattata, può evolvere in AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita), una condizione clinica avanzata e potenzialmente letale.
Scoperto nei primi anni ’80, l’HIV rappresenta una delle più importanti sfide per la salute pubblica globale, con milioni di persone colpite in tutto il mondo. Sebbene non esista una cura definitiva, i progressi nella terapia antiretrovirale (ART) hanno trasformato l’infezione da HIV in una condizione cronica gestibile.
Etimologia
Il termine HIV deriva dall’inglese e si compone di:
- “Human”, perché il virus infetta esclusivamente gli esseri umani.
- “Immunodeficiency”, poiché compromette il sistema immunitario.
- “Virus”, poiché è un agente patogeno che si replica infettando le cellule ospiti.
Il termine AIDS, che indica lo stadio avanzato dell’infezione, è l’acronimo di Acquired Immunodeficiency Syndrome (sindrome da immunodeficienza acquisita).
Caratteristiche biologiche del virus
L’HIV è un retrovirus appartenente alla famiglia dei Retroviridae, sottogruppo dei Lentivirus, noto per la sua capacità di causare infezioni persistenti e lentamente progressive.
Struttura
- Involucro lipidico: Circonda il virus e contiene glicoproteine di superficie (gp120 e gp41), essenziali per l’ingresso nelle cellule bersaglio.
- Capside: Struttura proteica che racchiude il materiale genetico virale.
- Genoma: Costituito da due copie di RNA a singolo filamento, contenenti le informazioni genetiche necessarie per la replicazione.
- Enzimi: Include la trascrittasi inversa, l’integrasi e la proteasi, che svolgono ruoli chiave nel ciclo vitale del virus.
Varianti virali
Esistono due tipi principali di HIV:
- HIV-1: La variante più comune a livello globale, responsabile della maggior parte dei casi.
- HIV-2: Meno comune, diffuso prevalentemente in alcune regioni dell’Africa occidentale. Ha una progressione più lenta rispetto all’HIV-1.
Ciclo vitale
Il ciclo vitale dell’HIV comprende:
- Attacco e ingresso: La glicoproteina gp120 si lega ai recettori CD4 delle cellule bersaglio (principalmente linfociti T helper, monociti e macrofagi). Questo interagisce con co-recettori come CCR5 o CXCR4.
- Retrotrascrizione: La trascrittasi inversa converte l’RNA virale in DNA complementare.
- Integrazione: Il DNA virale viene integrato nel genoma della cellula ospite tramite l’enzima integrasi.
- Trascrizione e traduzione: La cellula ospite produce proteine e RNA virali.
- Assemblaggio e rilascio: Nuove particelle virali vengono assemblate e rilasciate per infettare altre cellule.
Modalità di trasmissione
L’HIV si trasmette attraverso il contatto con fluidi corporei infetti. Le principali vie di trasmissione includono:
Sessuale
- La trasmissione sessuale è la via più comune, soprattutto attraverso rapporti vaginali, anali o orali non protetti.
- La presenza di altre infezioni sessualmente trasmissibili aumenta il rischio di trasmissione.
Ematica
- Condivisione di aghi o siringhe contaminati.
- Trasfusioni di sangue non controllato (raro nei paesi con rigorosi controlli sanitari).
Perinatale
- Durante la gravidanza, il parto o l’allattamento al seno, l’HIV può essere trasmesso dalla madre al bambino (trasmissione verticale).
Non si trasmette
L’HIV non si trasmette attraverso:
- Contatto casuale (abbracci, strette di mano).
- Condivisione di utensili, baci o uso di bagni pubblici.
- Punture di insetti.
Progressione dell’infezione
L’infezione da HIV si sviluppa in più fasi, se non trattata:
1. Infezione acuta (fase primaria)
- Si manifesta nelle prime 2-4 settimane dopo l’esposizione.
- I sintomi sono simili a quelli dell’influenza: febbre, linfonodi ingrossati, mal di gola, eruzioni cutanee.
- L’attività virale è elevata, con un rapido calo dei linfociti CD4.
2. Latenza clinica
- Può durare anni senza trattamento.
- L’HIV continua a replicarsi, ma i sintomi possono essere assenti o lievi.
- Progressivo declino dei linfociti CD4.
3. AIDS
- Stadio avanzato dell’infezione, con una conta di CD4 inferiore a 200 cellule/mm³ o la presenza di malattie opportunistiche.
- Condizioni comuni includono infezioni gravi (polmonite da Pneumocystis, tubercolosi) e tumori (sarcoma di Kaposi, linfomi).
Diagnosi
La diagnosi precoce dell’HIV è fondamentale per prevenire la progressione e limitare la trasmissione. Gli strumenti diagnostici includono:
- Test anticorpali: Rilevano gli anticorpi prodotti contro il virus. Possono richiedere settimane per essere positivi dopo l’infezione (finestra diagnostica).
- Test combinati (antigene/anticorpo): Rilevano sia gli anticorpi che l’antigene p24 del virus.
- Test PCR: Misurano direttamente l’RNA o il DNA virale nel sangue.
Trattamento
L’HIV non può essere curato, ma i farmaci antiretrovirali (ART) consentono di controllare l’infezione, ridurre la carica virale a livelli non rilevabili e prevenire la progressione all’AIDS.
Terapia antiretrovirale (ART)
- Comprende una combinazione di farmaci che agiscono su diverse fasi del ciclo vitale del virus.
- Classi principali di farmaci:
- Inibitori della trascrittasi inversa (NRTI e NNRTI).
- Inibitori della proteasi.
- Inibitori dell’integrasi.
- Inibitori dell’ingresso e del recettore CCR5.
- L’aderenza al trattamento è fondamentale per prevenire la resistenza farmacologica.
Altri interventi
- Profilassi pre-esposizione (PrEP): Farmaci assunti da persone non infette ma a rischio per prevenire l’infezione.
- Profilassi post-esposizione (PEP): Trattamento d’urgenza entro 72 ore dall’esposizione.
- Trattamento delle co-infezioni: Gestione di tubercolosi, epatiti virali e altre malattie associate.
Prevenzione
La prevenzione è cruciale nella lotta contro l’HIV e si basa su:
- Uso costante del preservativo.
- Educazione sessuale e sensibilizzazione.
- Screening regolari per l’HIV e altre infezioni sessualmente trasmissibili.
- Programmi di scambio di aghi per tossicodipendenti.
- Terapia ART per ridurre la trasmissibilità (Undetectable = Untransmittable, “non rilevabile = non trasmissibile”).
Impatto sociale e psicologico
L’HIV è associato a stigma e discriminazione, che possono ostacolare l’accesso alla diagnosi e al trattamento. Supporto psicologico, comunità di sostegno e campagne di sensibilizzazione sono fondamentali per combattere questi aspetti.
Prospettive future
La ricerca sull’HIV si concentra su:
- Vaccini preventivi e terapeutici.
- Strategie di cura funzionale (controllo a lungo termine senza terapia).
- Terapie geniche per eliminare il virus dalle cellule infette.