Catatonia

La catatonia è una sindrome psicomotoria caratterizzata da alterazioni marcate nel comportamento motorio e nella reattività, che può manifestarsi con immobilità, rigidità, stupor o, al contrario, con agitazione eccessiva. Sebbene spesso associata a disturbi psichiatrici come la schizofrenia, la catatonia può verificarsi in un’ampia gamma di condizioni mediche, neurologiche e psichiatriche.

La catatonia rappresenta una condizione complessa che richiede una diagnosi tempestiva e un trattamento appropriato per evitare complicanze, inclusa la potenziale progressione verso stati letali come la sindrome maligna da neurolettici.

La catatonia è una sindrome complessa ma trattabile che richiede un approccio multidisciplinare e un intervento tempestivo. La comprensione delle sue molteplici cause e delle opzioni terapeutiche disponibili è essenziale per migliorare gli esiti clinici e ridurre il rischio di complicanze gravi. L’educazione dei clinici e del pubblico sulla catatonia può contribuire a ridurre la sottodiagnosi e promuovere un’assistenza più efficace.

Etimologia

Il termine “catatonia” deriva dal greco antico:

  • katá: “giù” o “contro”.
  • tonía: “tensione” o “tono”.

Letteralmente, “catatonia” indica uno stato di abbassamento o alterazione del tono muscolare e comportamentale.

Storia

La catatonia fu descritta per la prima volta dal neurologo tedesco Karl Ludwig Kahlbaum nel 1874 come una sindrome distinta, caratterizzata da anomalie motorie, cognitive e comportamentali. Inizialmente associata esclusivamente alla schizofrenia (con il termine “schizofrenia catatonica”), oggi si riconosce che la catatonia può verificarsi in molti disturbi medici e psichiatrici.

Caratteristiche diagnostiche

La catatonia si manifesta con una combinazione di sintomi psicomotori. Il DSM-5 identifica tre tipi principali di catatonia, basati sui sintomi predominanti:

  1. Catatonia associata a disturbi mentali: Come schizofrenia, disturbo bipolare o depressione maggiore.
  2. Catatonia dovuta a condizioni mediche: Come encefalite, disturbi metabolici o tumori cerebrali.
  3. Catatonia non specificata: Quando non è chiaramente attribuibile a una specifica condizione.

Sintomi principali

La diagnosi di catatonia richiede la presenza di almeno tre dei seguenti sintomi:

  1. Stupor: Immobilità completa, con ridotta risposta agli stimoli esterni.
  2. Catalessia: Mantenimento prolungato di posture imposte da altri.
  3. Flessibilità cerea: Resistenza leggera e uniforme ai movimenti passivi.
  4. Mutismo: Assenza o significativa riduzione del linguaggio verbale.
  5. Negativismo: Resistenza immotivata o opposizione a istruzioni o movimenti richiesti.
  6. Posturing: Assunzione spontanea e mantenimento di posture inappropriate.
  7. Manierismi: Movimenti ripetitivi o gesti elaborati, spesso senza scopo apparente.
  8. Stereotipie: Ripetizione incessante di movimenti o gesti.
  9. Agitazione non influenzata da stimoli esterni: Comportamenti iperattivi non correlati al contesto.
  10. Ecolalia: Ripetizione automatica delle parole altrui.
  11. Ecoprassia: Imitazione automatica dei movimenti altrui.

Tipi di presentazione

La catatonia può manifestarsi in diverse forme:

  • Catatonia acinetica o ipocinetica: Predomina l’immobilità, con stupor e riduzione della reattività.
  • Catatonia eccitata o ipercinetica: Predomina l’agitazione psicomotoria, spesso caotica e priva di direzione.
  • Catatonia maligna: Variante grave e potenzialmente fatale, caratterizzata da febbre, instabilità autonomica e rigidità muscolare.

Cause della catatonia

La catatonia è una sindrome secondaria che può derivare da una vasta gamma di condizioni. Le principali categorie eziologiche includono:

Disturbi psichiatrici

  • Schizofrenia: Storicamente il disturbo più associato alla catatonia.
  • Disturbo bipolare: La catatonia può verificarsi durante episodi maniacali o depressivi gravi.
  • Depressione maggiore: In forme gravi, può includere sintomi catatonici.

Condizioni mediche e neurologiche

  • Infezioni: Encefalite, meningite, HIV.
  • Disturbi metabolici: Ipocalcemia, ipoglicemia, malnutrizione.
  • Disturbi neurologici: Epilessia, ictus, traumi cranici.
  • Tumori cerebrali: Specialmente quelli che colpiscono il lobo frontale o il talamo.

Sostanze e farmaci

  • Farmaci neurolettici: Possono scatenare la sindrome maligna da neurolettici, che include sintomi catatonici.
  • Altre sostanze: Uso o sospensione di benzodiazepine, alcol, anfetamine o cocaina.

Diagnosi differenziale

La catatonia deve essere distinta da altre condizioni con sintomi sovrapposti, come:

  • Sindrome maligna da neurolettici: Condizione iatrogena associata all’uso di antipsicotici, con rigidità muscolare, febbre e instabilità autonomica.
  • Disturbo dello spettro autistico: In alcuni casi, può includere stereotipie o mutismo.
  • Sindrome da serotonina: Può presentare agitazione, rigidità e ipertermia.
  • Disturbi motori extrapiramidali: Associati al Parkinson o all’uso di farmaci.

Valutazione diagnostica

Una valutazione accurata include:

  1. Anamnesi completa:
    • Storia medica e psichiatrica.
    • Esposizione a farmaci o sostanze.
    • Traumi recenti o infezioni.
  2. Esame fisico e neurologico:
    • Valutazione dei sintomi psicomotori.
    • Esclusione di segni neurologici focali.
  3. Esami di laboratorio:
    • Emocromo, elettroliti, test di funzionalità epatica e renale.
    • Livelli di farmaci e tossicologia.
  4. Neuroimaging:
    • Risonanza magnetica (MRI) o tomografia computerizzata (TC) per escludere lesioni strutturali.
  5. Valutazioni psichiatriche:
    • Uso di scale standardizzate, come la Bush-Francis Catatonia Rating Scale (BFCRS), per valutare la gravità dei sintomi.

Trattamento

Il trattamento della catatonia si basa sulla gestione della causa sottostante e sull’uso di terapie specifiche per alleviare i sintomi. La tempestività dell’intervento è cruciale, specialmente nelle forme gravi.

Trattamento farmacologico

  1. Benzodiazepine:
    • Farmaci di prima linea per la catatonia, in particolare il lorazepam.
    • Possono produrre un miglioramento rapido dei sintomi.
  2. Terapia elettroconvulsivante (ECT):
    • Indicata nei casi refrattari o gravi, come la catatonia maligna.
    • Efficace nel 80-100% dei casi, specialmente in presenza di sintomi psicotici.
  3. Trattamento delle comorbilità:
    • Antipsicotici: Utilizzati con cautela, soprattutto nelle forme non maligne.
    • Trattamento di infezioni, disturbi metabolici o altre condizioni mediche sottostanti.

Supporto clinico

  • Gestione delle complicanze:
    • Monitoraggio della nutrizione e idratazione.
    • Prevenzione di complicanze legate all’immobilità, come trombosi venosa profonda o piaghe da decubito.
  • Terapia comportamentale:
    • Tecniche di stimolazione sensoriale e rilassamento possono essere utili nei casi meno gravi.

Prognosi

La prognosi della catatonia dipende dalla causa sottostante e dalla tempestività del trattamento:

  • Prognosi favorevole:
    • Casi associati a disturbi psichiatrici o condizioni mediche reversibili.
    • Risposta rapida a benzodiazepine o ECT.
  • Prognosi sfavorevole:
    • Ritardo nella diagnosi e nel trattamento.
    • Presenza di complicanze come la catatonia maligna.

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