I placodermi (Placodermi) sono una classe estinta di pesci primitivi caratterizzati da un’armatura ossea che copriva la testa e la parte anteriore del corpo. Si tratta di un gruppo di vertebrati giunto alla sua massima diversificazione durante il Devoniano (circa 419-359 milioni di anni fa), noto anche come l'”Età dei Pesci”. I placodermi sono tra i primi vertebrati a sviluppare mascelle, e rappresentano quindi un passaggio evolutivo fondamentale nella storia della vita sulla Terra.
Etimologia
Il termine “placodermi” deriva dal greco antico πλάξ (plax, “piatto” o “lastra”) e δέρμα (derma, “pelle”), un riferimento alla presenza di piastre ossee che formavano una corazza protettiva. Questo tratto distintivo li separa da altri pesci primitivi.
Caratteristiche morfologiche
I placodermi presentano una serie di caratteristiche peculiari che li distinguono dagli altri gruppi di pesci primitivi e moderni:
Armatura dermica
La caratteristica più evidente dei placodermi è la presenza di una robusta armatura composta da piastre ossee che proteggevano il cranio e la parte anteriore del corpo. Questa corazza serviva sia come protezione dai predatori sia come supporto strutturale. La parte posteriore del corpo era invece flessibile e priva di corazza, facilitando il nuoto.
Mascelle
I placodermi furono tra i primi vertebrati a sviluppare mascelle articolate, evolutesi a partire dagli archi branchiali. Questo adattamento consentì loro di ampliare la dieta, permettendo di predare organismi più grandi e di sfruttare nuove nicchie ecologiche.
Sistema nervoso e sensoriale
Il loro sistema nervoso era relativamente avanzato, con una struttura cerebrale che suggerisce capacità sensoriali sofisticate. Alcuni placodermi possedevano organi di senso simili alle ampolle di Lorenzini, utili per rilevare campi elettrici nell’acqua, un tratto condiviso con alcuni pesci moderni.
Bocca e denti
Anziché avere denti veri e propri, molti placodermi presentavano proiezioni ossee affilate che funzionavano come denti, permettendo loro di masticare o trattenere le prede.
Classificazione
I placodermi comprendono una grande varietà di forme e dimensioni, dai piccoli predatori ai giganti marini. La classe Placodermi è suddivisa in diversi ordini principali:
Arthrodira
Gli Arthrodira, il gruppo più numeroso e diversificato, che include predatori come il famoso Dunkleosteus. Erano caratterizzati da una particolare articolazione del collo che permetteva di sollevare rapidamente la testa, facilitando la cattura delle prede.
Antiarchi
Gli antiarchi erano placodermi d’acqua dolce, spesso di piccole dimensioni, caratterizzati da una corazza che proteggeva anche le pinne pettorali. Erano principalmente bentonici e si nutrivano sul fondo.
Ptyctodontida
I ptyctodonti avevano corpi più simili a quelli dei pesci moderni, con armature ridotte e pinne ventrali sviluppate. Si ritiene che fossero principalmente erbivori o detritivori. Relativamente piccoli con corpo compresso lateralmente e mascelle specializzate per una dieta durofaga, probabilmente si nutrivano di molluschi e altri invertebrati dal guscio duro.
Rhenanida
I rhenanidi avevano un corpo piatto e vivevano probabilmente in ambienti bentonici, simili alle razze odierne.
Distribuzione temporale e geografica
I placodermi compaiono per la prima volta nei fossili del periodo Siluriano superiore, ma raggiungono la massima diversità durante il Devoniano. Sono diffusi in tutto il mondo, sia in habitat marini che d’acqua dolce. Alla fine del Devoniano, tuttavia, subiscono un’estinzione di massa, lasciando spazio ad altri gruppi di pesci, come gli squali e i pesci ossei (osteitti), che diventeranno i dominatori dei mari.
Importanza evolutiva
I placodermi occupano una posizione chiave nella storia evolutiva dei vertebrati:
- Origine delle mascelle: L’evoluzione delle mascelle a partire dagli archi branchiali rappresenta una delle innovazioni più significative nella storia dei vertebrati.
- Armatura protettiva: Le loro piastre ossee dimostrano l’importanza della protezione fisica negli ambienti primitivi.
- Adattamenti sensoriali: Gli organi sensoriali avanzati segnalano un’evoluzione comportamentale verso la predazione attiva.
Estinzione
L’estinzione dei placodermi è associata alla crisi biologica che ha segnato la fine del Devoniano. Le cause principali includono:
- Cambiamenti climatici globali.
- Riduzione degli habitat costieri.
- Concorrenza con altri gruppi di pesci, come gli squali e gli osteitti.
Fossili e studio paleontologico
I fossili dei placodermi sono tra i più ben conservati del periodo Devoniano, grazie alla robustezza delle loro armature ossee. Questi fossili forniscono informazioni cruciali sull’anatomia, sull’evoluzione e sulla diversificazione dei primi vertebrati con mascelle.