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L’abside è una struttura architettonica semicircolare o poligonale, generalmente coperta da una semicupola, situata nella parte terminale di edifici religiosi, come chiese, basiliche o cattedrali. Nell’architettura cristiana, l’abside è spesso collocata alla fine della navata centrale, in posizione opposta all’ingresso principale, e ospita il presbiterio, l’altare maggiore o il coro.
L’abside è una delle parti più significative dell’architettura religiosa, sia dal punto di vista strutturale che simbolico. Attraverso i secoli, ha evoluto la sua funzione e forma, mantenendo un ruolo centrale nell’organizzazione dello spazio liturgico e nella rappresentazione artistica della fede. La sua presenza in edifici religiosi di ogni epoca testimonia l’importanza di questo elemento come simbolo di sacralità e punto di connessione tra il divino e l’umano.
Etimologia
Il termine “abside” deriva dal latino absis, a sua volta dal greco ἁψίς (hapsís), che significa “arco” o “volta”. Il significato originale si riferisce alla forma curvilinea o a una struttura ad arco che caratterizza questa parte dell’edificio. L’uso del termine si è consolidato nel linguaggio architettonico con riferimento alla terminazione semicircolare o poligonale delle chiese cristiane.
Origini storiche
L’abside nell’antichità
L’abside ha origini antiche, precedenti al cristianesimo. Nell’architettura romana, si trovava spesso nelle basiliche civili, dove era utilizzata per ospitare il seggio del magistrato o altre funzioni ufficiali. La sua forma curvilinea consentiva di concentrare visivamente l’attenzione su una figura o un punto specifico, caratteristica che fu ereditata dall’architettura cristiana.
L’abside nell’architettura cristiana
Con l’adozione della basilica romana come modello per gli edifici di culto cristiano, l’abside divenne un elemento distintivo delle chiese. Collocata nel punto più sacro dell’edificio, dietro l’altare maggiore, l’abside assunse un ruolo simbolico e liturgico, rappresentando la sede di Dio e il luogo in cui si svolgevano i riti più importanti.
Caratteristiche architettoniche
Struttura e forma
- Forma semicircolare o poligonale: L’abside è tradizionalmente semicircolare, ma può assumere una forma poligonale o anche rettilinea in alcune varianti architettoniche.
- Copertura: È tipicamente coperta da una semicupola, chiamata catino absidale, spesso decorata con affreschi o mosaici.
- Dimensioni: L’abside può variare in dimensioni, dalle semplici terminazioni semicircolari delle chiese più piccole alle strutture monumentali delle cattedrali.
Elementi decorativi
L’abside è spesso ornata con decorazioni artistiche, che riflettono la sua importanza liturgica e simbolica:
- Mosaici: Tra i più celebri si trovano quelli delle basiliche paleocristiane, come quelli di San Vitale a Ravenna, raffiguranti scene bibliche o figure sacre.
- Affreschi: Utilizzati soprattutto nel Medioevo e nel Rinascimento per decorare il catino absidale.
- Vetrate: In epoca gotica, molte absidi presentano grandi vetrate policrome che illuminano il presbiterio con giochi di luce colorata.
Funzioni liturgiche
L’abside ha una funzione centrale nella liturgia cristiana. Ospita solitamente:
- L’altare maggiore: Il punto focale delle celebrazioni liturgiche.
- Il coro: Gli stalli per i cantori o i membri del clero, spesso disposti lungo le pareti dell’abside.
- La cattedra: Il seggio del vescovo, collocato nell’abside delle cattedrali.
Tipologie di abside
Abside semplice
La forma più comune e tradizionale, semicircolare e coperta da una semicupola. È tipica delle basiliche paleocristiane e romaniche.
Abside poligonale
Caratteristica delle chiese gotiche e di alcune cattedrali rinascimentali, con una struttura più complessa che spesso include cappelle radiali.
Abside rettilinea
Una forma meno comune, utilizzata in alcune chiese di tradizione nordica o in edifici di culto di dimensioni ridotte.
Deambulatorio absidale
Un’evoluzione architettonica del romanico e del gotico, l’abside è circondata da un deambulatorio, un passaggio che consente ai fedeli di accedere alle cappelle radiali senza interrompere le celebrazioni liturgiche.
Evoluzione storica
Paleocristiano e bizantino
Le absidi delle basiliche paleocristiane e bizantine, come quelle di San Vitale a Ravenna e Santa Sofia a Costantinopoli, erano caratterizzate da ricchi mosaici con scene di Cristo, della Vergine Maria o dei santi.
Romanico
Nel periodo romanico, l’abside divenne più elaborata, con la comparsa delle absidiole, piccole absidi secondarie che si sviluppano intorno all’abside principale.
Gotico
Con il gotico, l’abside acquisì slancio verticale e maggiore complessità, grazie all’introduzione del deambulatorio e delle cappelle radiali, come nella cattedrale di Chartres.
Rinascimento e Barocco
L’abside rinascimentale e barocca si arricchì di decorazioni pittoriche e scultoree, enfatizzando il ruolo scenografico dell’architettura.
Simbologia
L’abside, come punto focale della chiesa, rappresenta simbolicamente il cielo o la presenza divina. La sua posizione orientata verso est, comune nelle chiese antiche, sottolinea il legame con la luce del sole nascente, simbolo di Cristo risorto.
Esempi celebri
- Basilica di San Pietro (Roma): L’abside monumentale progettata da Michelangelo e decorata con opere di Bernini è un capolavoro del Rinascimento e del Barocco.
- Basilica di San Vitale (Ravenna): Celebre per i mosaici bizantini che decorano il catino absidale.
- Cattedrale di Chartres (Francia): Un esempio gotico con cappelle radiali che circondano l’abside poligonale.